Tremonti e metrica
l'Unità,
24 Aprile 2011
Antefatto: commentando il documento del Pd sul Piano Nazionale di Riforma, il ministro Tremonti ha dichiarato di non averlo preso in considerazione perché «le proposte devono avere una metrica assolutamente diversa dai documenti fatti finora». Il responsabile economia del Pd, Stefano Fassina, ha ribattuto a Tremonti. Crediamo tuttavia che la risposta di Fassina soffra dello stesso problema di metrica. Così abbiamo deciso di prendere il ministro alla lettera, e ne è risultato quanto segue:
Noi ringraziamo il ministro Tremonti per l'attenzione alla nostra proposta ma gli italiani non tratti da tonti entri nel merito e spieghi la posta. Ché non di metrica, prosa o poesia uno statista dovrebbe parlare, ma della crescita spieghi la via senza più a lungo tergiversare Con le altre destre del continente pensa di cogliere questa occasione: vuole ridurre, così come niente, welfare, salari, scuola e pensione. Ben differente è la direzione che il nostro welfare vuole indicare un fisco più equo e redistribuzione impresa e lavoro da valorizzare. Investimenti, ricerca e scuola e una politica industrïale. Servon riforme, perché da sola l'economia non ce la può fare. Quanto all'Europa che con rigore propone un piano di austerità, noi riteniamo che senza timore si ponga il problema dell'equità: tassi le rendite e le transazioni con gli eurobond finanzi un programma di investimenti e di innovazioni perché altrimenti finisce in dramma.